La prospettiva psicologica contemporanea focalizza l’attenzione sull’importanza della relazione di coppia nell’esistenza dell’individuo.
L’esistenza di legami affettivi stabili, infatti, è un elemento fondamentale nella promozione della salute, del benessere e della sicurezza individuale delle persone; al contrario una mancanza di intimità all’interno delle coppie è stata da tempo correlata a diverse difficoltà personali quali ad esempio sintomi psicosomatici, stress, disturbi relazionali.
Un aspetto fondamentale da tener conto per rendere possibile l’intimità è imparare a ricercare un continuo compromesso tra la propria indipendenza e la sensazione di appartenere.
Quando si disconosce l’individualità dell’altro, la relazione tende ad essere oggettivante più che intersoggettiva nel senso di annullamento del bisogno di reciprocità che contraddistingue il rapporto di coppia. Un’unione riuscita permette di trovare un equilibrio tra i poli della dipendenza e dell’autonomia. È necessario quindi per continuare il processo di crescita saper aggiustare la distanza nel rispetto degli spazi reciproci in un adeguato equilibrio tra i bisogni di identità e di intimità. L’intimità ha bisogno di un equilibrio di somiglianze e differenze che possa favorire un rapporto di stabilità.
I partner che esprimono i propri sentimenti, i propri desideri, bisogni e preoccupazioni hanno raggiunto un alto grado di “sicurezza emotiva”.Questo processo richiede tempo e sostegno per fare in modo che i partner possano adattarsi l’uno altro/a e diventare tolleranti verso una diversa modalità di essere nel mondo con un suo valore anche se differente dal proprio. Il segreto di un’intesa di una coppia sta proprio nel saper gestire le differenze.
L’esperienza di non essere accolti riflette spesso la difficoltà nel non riuscire a condividere in coppia i propri desideri relazionali. Da qui nascono atteggiamenti rigidamente difensivi che bloccano la vitalità di un rapporto affettivo. Le emozioni e i desideri non manifestati attraverso un linguaggio preciso e affidabile portano a una comunicazione poco chiara e non aperta all’incontro autentico. Il movimento verso l’altro come in una danza procede per piccoli passi che vengono co-creati.
Man mano che la relazione prende forma attraverso uno sviluppo della consapevolezza condivisa vi è un aumento dell’intimità che fa sentire le coppie unite nel tendere ad uno stesso fine: il bene proprio e dell’altro in un rapporto di impegno reciproco.
Durante gli incontri lo psicologo non dà giudizi né suggerisce come comportarsi; il tentativo è di stimolare entrambi i componenti della coppia per aiutarli a prendere contatto con i propri bisogni e desideri più profondi, le eventuali difficoltà di comunicazione e i giochi psicologici che inconsapevolmente agiscono nella relazione, nonchè a rendere consapevoli di barriere e automatismi che si frappongono tra loro e i propri obiettivi.
Nel lavoro terapeutico risulta fondamentale dare attenzione ai segni non verbali e a tutti i comportamenti della coppia che implichino appartenenza, come gli sguardi, i gesti, le parole che i partner utilizzano per esprimere apertamente affetto e capacità di comunicazione.